Nel nostro Crazy padel ci impegniamo a insegnare le nuove e sofisticate tecniche di questo sport, ma quanti conoscono davvero le origini del padel?
La “febbre del padel” sta colpendo gran parte della popolazione, è il caso forse di saperne di più sulla nascita di questo popolarissimo sport? Secondo noi si! Ripercorriamo insieme quindi com’è nato e, soprattutto, come ci ha raggiunti in Italia questo sport.
La nascita del padel
Il padel è uno sport considerato “nuovo”, ma in realtà, ripercorrendo i passi delle sue origini scopriamo che è nato ad Acapulco, quasi per caso, nel 1969, in seguito alla volontà di Enrique Courera di costruire un campo da tennis in poco spazio.
Si è così deciso di costruirlo ugualmente, nonostante la mancanza delle dimensioni standard necessarie a un campo da tennis, delimitando l’area con dei muri che impedivano alle palline di uscire dal campo. Courera, intuendo la nascita di uno sport, diverso, per quanto simile, dal tennis, decise di brevettarlo rinominandolo “padel”. Da questo momento in poi, il padel diventerà gradualmente uno degli sport più popolari in America Latina, in Spagna e in gran parte di Portogallo e Svezia.
L’arrivo del padel in Italia
Arriviamo invece al nostro paese, dove il padel ci ha decisamente raggiunti con estremo ritardo rispetto ai paesi appena elencati. In realtà la F.I.G.P (Federazione Italiana Gioco Padel) nacque in Italia nel 1991, creata da alcuni giocatori amatoriali con l’intenzione di promuovere il padel, senza grande successo. Negli ultimi 30 infatti, il padel non è riuscito a raggiungere i livelli di popolarità degli altri paesi. Dal 2020 però qualcosa è cambiato, il numero di campi è improvvisamente aumentato, crescendo poi, nei successivi di 2 anni, di circa 1000 strutture all’anno. Stando agli ultimi dati del 2022, oggi le strutture in Italia sono circa 2053, per un totale di 5200 campi. Che dire? Non ci resta che goderci questa nuova, almeno per noi, ondata di Padel!
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